DIFESA PERSONALE
Non è Karaté, non è Judo, non è una delle classiche «arti marziali», ma è un po' di tutte insieme, più una certa dose di ginnastica e di preparazione muscolare con i pesi. Ma soprattutto si basa su una piena padronanza delle proprie reazioni emotive.
Solo così, infatti, si può superare lo choc e cercare di far fronte alle situazioni di pericolo.
Questo è il principio ispiratore di un corso di autodifesa organizzato da un maestro di arti marziali, Alessandro Borghi.
Sono 2 lezioni settimanali di un'ora ciascuna.
«Occorre una certa agilità, che si conquista poco per volta, ma le mosse più semplici non costano sforzo fisico - spiega Alessandro Borghi - il vero problema è quello di rendere quasi abituali situazioni eccezionali, grazie alla continua simulazione di aggressioni a mani nude, con il bastone, con il coltello o con le armi da fuoco.
In questo modo la "vittima" a poco a poco reagisce quasi istintivamente.
Quante volte, invece, è stato proprio lo choc a facilitare un'aggressione perché chi subiva l'improvvisa violenza non è stato capace, non dico di tentare la fuga, ma nemmeno di gridare». (Art. tratto da "La Stampa" di a.p.)
Alessandro Borghi maestro di arti marziali :